Va’, Gina (Go, Girl)!

Ecco cosa succede quando moda e femminismo s’incontrano. Si perde qualcosa: in linea di massima, la capacità di pensare.

Sono nata a Palermo e quando leggo di queste novità sento subito un’esplosione nel petto. Sono felice, scatto di amore e di speranza per quest’eccentrica umanità. Poi mi devo subito fermare. Comincio a pensare a quante persone condividerebbero e a quante di queste, poi, comprerebbero quest’aggeggio: si tratta di Wantalis, Cono in silicone per la minzione femminile, pieghevole e riutilizzabile “GoGirl” (Amazon.it, € 17,00).

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Se avessi avuto lei mi sarei evitata tutte le consumazioni obbligatorie per pisciare nell’unico pub pulito (perché troppo costoso e quindi quasi deserto) della Magione. Ché poi compravo comunque birra… Praticamente mezzo locale è mio di diritto.

Siamo capaci di accettare i cambiamenti, è la moda: “tutto cambia, adeguati!“. Siamo capaci di sbraitare contro le posizioni socialmente regressive: “Io posso camminare come voglio, ciò non ha nulla a che fare con la pochezza dei maschi schifosi e morbosi, vittime – quando va bene – di un complesso chè neanche Freud poteva prevedere avrebbe riscosso sì tanto successo!“. Siamo capaci di difendere le nostre scelte: “Posso anche mettermi in mutande e reggiseno su fb, agghindata da gattina, alla fine c’è di peggio e sono comunque la stessa cosa del costume“.

Cosa condivido e cosa no sono opinioni squisitamente personali. Ma nel mio piccolo cerco di essere coerente. Come per le bibliografie, nessuno sa quale sia quella giusta, alcune cose si danno per certe, altre sono ambigue, ma puoi sempre contare sul fatto che debbano, al meno, essere coerenti in se stesse. Allora scelgo la mia posizione e da lì faccio derivare la mia risposta alla commercializzazione di questo misterioso aggeggio per le donne che vogliano pisciare in piedi!

In quel mio mondo ideal…” sono a Palermo e scorrazzo per le spiagge col seno scoperto. Non mi sento trasgressiva, mi sento trasparente, bella e capace come nella maggior parte delle mie giornate. Non c’è mortificazione di nessun genere, non c’è nulla di più di ciò che c’è sempre stato nel bene e nel male. “Un giorno in questa Palermo ideale” vado ad un concerto, non ci sono bagni chimici schifosi, puzzolenti con file di uomini ubriachi che bussano alla porta con la serratura rotta e non devi sentire il tuo fidanzato che cerca di spiegare diplomaticamente che lì dentro c’è una ragazza che non sarebbe mai entrata se non fosse stato strettamente indispensabile, se non avesse già provato a fare la pipì in un parco mentre gruppi di ragazzini beoti si mettevano a guardarle il sedere! Non ci sono questi nè altri bagni equiparabili. Io ho con me la mia fidata borsa, con un fidato contenitore che contiene un fidatissimo astuccio che porta un aggeggio in silicone che mi permetterà di fare la pipì in piedi. Non dovrò fare altri sforzi, avrò le mie salviette igieniche e…potrò continuare a bere birra come se non ci fosse una malattia chiamata mononucleosi.

Care mie donzelle, non ho mica parlato di unicorni. Nè di qualche diavoleria che costringa alla vostra compagna o al vostro compagno di darvi sempre ragione (ce l’avete, è chiaro). Parlo di cose che esistono. Parlo di posti in cui le donne possono camminare a torso nudo nella misura in cui possono farlo gli uomini e parlo di una cosa come “GoGirl” che ci permetta di avere minori condizionamenti.

Ora, per favore, non mandate tutto a puttane con etiche medio-borghesi “facciolachicfinchénonèchoc“! Non cercate la libertà dove gli omuncoli senzapalle si rifugiano sperando, quando va bene, che avendo lottato per quella sazierai la tua intelligenza. Cerca, piuttosto, dove dicono già “sei bellissima” e dimenticano di mostrare quanto apprezzino il tuo cervello, dove “sei fica” quando sei forte e dimenticano di mostrare la loro stima, a maggior ragione, quando non lo sei (o lo sei, ma in modo diverso?).

Insomma: non vuole essere una terapia di coppia, ma non volevo che qualcuno arrivasse e mi dicesse: “è una buonissima invenzione, ma mi farebbe schifo usarla” solo perché non è un “cambiamento styler-friendly” o ancora “assolutamente meravigliosa!” e poi si vergognerebbe a farsela comprare.

Che bisogna fare, altrimenti?

Ho un’idea: diciamo che ha una doppia funzionalità. In un verso lo usi per fare la pipì, nel verso opposto lo usi come un vibratore per emergenze. E poi lo chiamiamo “Go&ComeGirl“.

Che ne dite? È abbastanza più fico?